Il Registro IVA Minori rappresenta un aspetto fondamentale per la gestione fiscale delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) che operano nel settore del tennis e del padel. Queste realtà godono di particolari agevolazioni fiscali, ma devono rispettare specifici obblighi contabili, che variano a seconda del volume d’affari e della natura delle attività svolte.
Le ASD possono adottare diversi regimi contabili in base al loro fatturato: ordinario, semplificato, super semplificato o forfettario. La scelta del regime determina il livello di obblighi amministrativi e fiscali a cui devono attenersi. Un club di tennis che si limita all’attività sportiva istituzionale, per esempio, dovrà semplicemente registrare entrate e uscite nella prima nota cassa, assicurandosi che ogni spesa sia documentata da fatture o scontrini fiscali validi.
Quando l’ASD svolge anche attività commerciale – come sponsorizzazioni, vendita di attrezzatura sportiva, gestione di un bar o pro shop interno – la situazione cambia. È necessario aprire una partita IVA, che dal 1° gennaio 2026diventerà obbligatoria per tutte le ASD, e comunicare all’Agenzia delle Entrate o alla SIAE l’adesione al regime fiscale agevolato della Legge 398/1991. Se il fatturato commerciale non supera i 400.000 euro annui, l’associazione può beneficiare di un regime forfettario semplificato, a condizione di tenere una contabilità separata tra attività istituzionale e commerciale. Ogni anno, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, è obbligatorio redigere un rendiconto economico-finanziario che riepiloghi tutti gli aspetti contabili e sottoporlo all’approvazione dell’assemblea dei soci.
L’assemblea annuale è un passaggio cruciale: non solo rappresenta un obbligo statutario, ma è anche un requisito essenziale per dimostrare il rispetto dei principi di democraticità e partecipazione associativa. In caso di verifica fiscale, la Guardia di Finanza o l’Agenzia delle Entrate può controllare che tutti i soci aventi diritto siano stati regolarmente convocati. Se si riscontrano irregolarità, l’associazione rischia di perdere le agevolazioni fiscali.
Uno degli strumenti fondamentali per le ASD che adottano il regime 398 è il Registro IVA Minori, introdotto dal Decreto Ministeriale dell’11 febbraio 1997. Questo registro, obbligatorio ma non soggetto a vidimazione, serve a documentare la gestione dell’IVA nelle operazioni commerciali dell’associazione.
Nel settore del tennis e del padel, le attività commerciali possono includere, oltre alle sponsorizzazioni e alla vendita di attrezzatura, anche la gestione di eventi, tornei con montepremi o l’affitto di campi a giocatori non soci. La compilazione del Registro IVA Minori deve tenere conto delle diverse aliquote IVA applicabili, che possono variare tra 4%, 10% e 22%, a seconda della tipologia di servizio o bene venduto. Le operazioni devono essere registrate entro il 15 del mese successivo a quello di riferimento.
Ogni trimestre è necessario effettuare la liquidazione dell’IVA, applicando riduzioni forfettarie sull’IVA a debito, ovvero l’IVA incassata:
• 50% di riduzione per i proventi commerciali generici (servizi, vendita di biglietti, affitto campi a non soci, ecc.);
• 50% di riduzione per le sponsorizzazioni;
• 1/3 di riduzione per le cessioni o concessioni di diritti di trasmissione televisiva o radiofonica.
A differenza delle aziende tradizionali, le ASD non possono detrarre l’IVA sugli acquisti legati alle attività commerciali, poiché questa viene già considerata nelle riduzioni forfettarie sopra indicate.
Sebbene il Registro IVA Minori non richieda una vidimazione ufficiale, deve seguire un formato standard, reperibile presso cartolerie fisiche e online specializzate. Il versamento dell’IVA deve essere effettuato tramite Modello F24 in via telematica, utilizzando il conto corrente bancario intestato all’associazione. Il pagamento deve avvenire entro il 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento, senza maggiorazioni per interessi. I codici tributo da inserire sono:
• 6031 per il primo trimestre
• 6032 per il secondo trimestre
• 6033 per il terzo trimestre
• 6034 per il quarto trimestre
Le ASD possono inoltre usufruire della compensazione IVA e sono esentate dal versamento dell’acconto IVA annuale e dalla presentazione della dichiarazione IVA annuale.
È importante sottolineare che, aderendo al regime fiscale agevolato della 398/1991, le ASD beneficiano di una posizione fiscale privilegiata rispetto alle imprese commerciali ordinarie. Questo comporta la necessità di rispettare rigorosamente gli adempimenti richiesti, incluso il mantenimento del Registro IVA Minori, per evitare sanzioni o l’esclusione dal regime di favore.
Il Registro IVA Minori si compone di diverse sezioni:
• Frontespizio, con i dati anagrafici dell’associazione;
• Elenco delle operazioni mensili, da compilare entro il 15 del mese successivo;
• Riepilogo trimestrale, dove vengono annotate tutte le operazioni imponibili;
• Sezione liquidazioni, per la registrazione delle liquidazioni IVA trimestrali;
• Sezione riassuntiva, che raccoglie le liquidazioni IVA e le voci di ricavo.
Un chiarimento importante arriva dalla Circolare n. 9/E del 24 aprile 2013 dell’Agenzia delle Entrate: la mancata istituzione del Registro IVA Minori non comporta automaticamente la perdita delle agevolazioni fiscali previste dalla Legge 398/1991. Tuttavia, in caso di verifica, l’associazione deve dimostrare la corretta gestione dell’IVA attraverso documentazione contabile alternativa (fatture, ricevute, scontrini fiscali, ecc.). Se l’ente non è in grado di fornire prove adeguate, rischia la decadenza dal regime agevolato.
Nel tennis e nel padel, dove le ASD gestiscono frequentemente entrate da tornei, affitti di campi e sponsorizzazioni, rispettare le normative fiscali è essenziale per mantenere i benefici del regime agevolato e garantire una gestione trasparente delle attività associative.